Life Cycle Assessment, le procedure operative
Le regole ISO relative agli studi sull'Analisi del Ciclo di Vita (LCA) sono incluse nella serie ISO 14000, che offre le procedure gestionali per le aziende mirate a gestire gli effetti ambientali.
Le normative ISO che riguardano gli studi LCA sono contenute nella serie ISO 14000, la quale fornisce gli strumenti manageriali per le organizzazioni finalizzati al controllo degli aspetti legati agli impatti ambientali. Si sottolinea come l’applicazione di tali strumenti sia volontaria e non vi sono vincoli legislativi al loro utilizzo. Nel dettaglio ciò che riguarda il Life Cycle Assessment è riportato nelle seguenti norme:
- ISO 14040 del 2006: envairomental management, Life Cycle Assessment. All’interno della quale sono riportati i principi ed i framework operativi.
- ISO 14044 del 2006: tale norma riunisce le normative ISO 14041, 14042 e 14043 e riporta al suo interno la definizione degli obbiettivi, degli scopi e le procedure per effettuare le analisi di inventario.
All’interno delle normative precedentemente citate: ISO 14040 e 14044, sono descritti nel dettaglio i seguenti step operativi da attuare per una corretta valutazione degli impatti ambientali legati a specifici prodotti o sistemi produttivi.
- Definizione di scopi e obbiettivi. Rappresenta la fase iniziale dello studio nel quale si stabilisce il livello di dettaglio da adottare in base agli obbiettivi da perseguire. Si specifica le ragioni per cui viene svolto ed il pubblico a cui è rivolto.
- Scelta dell’unità funzionale (UF). In questo step viene scelta l’unità al quale attribuire gli impatti calcolati al fine di normalizzarli e renderli confrontabili. Ciascun dato di inventario dovrà essere rapportato all’ UF attraverso semplici rapporti di proporzionalità.
- Definizione dei confini del sistema. Attraverso questa fase si delimita il sistema scegliendo i limiti entro i quali operare. Tali limiti possono generalmente essere identificati di 3 tipi:
Approcci possibili
Come visto precedentemente la scelta del metodo di caratterizzazione, e quindi dell’approccio da seguire, è fondamentale e può essere selezionato tra i seguenti tipi di approccio:
- Attributional LCA: permette di quantificare l’impatto ambientale di un prodotto in tutto il suo ciclo di vita e di confrontarlo con prodotti equivalenti. Il risultato di questo tipo di studio è l’impatto totale.
- Consequential LCA: permette di valutare le conseguenze di determinati cambiamenti all’interno di un sistema produttivo rispetto alla situazione iniziale.
- Problem oriented: detto approccio mid-point caratterizzato da minor incertezza, offre informazioni sugli impatti (es.Tossicità umana, cambiamenti climatici, eutrofizzazione, ecc).
- Damage oriented: detto approccio end-point i cui livelli di incertezza sono maggiori e fornisce informazioni sui danni (danni sulla salute umana, danni per gli ecosistemi, scarsità delle risorse).
- Valutazione degli impatti associati
Esistono diverse tipologie di calcolo e valutazione degli impatti associati a processi produttivi, generalmente sono contenute all’interno di software professionali come, ad esempio, Sima Pro la cui differenza principale risiede nel numero e tipologia di impatti valutati. Tra i più utilizzati troviamo:
- IPCC 2013, GWP100.
- CML 2 Baseline metod 2000.
- Eco-Indicator 99.
- Recipe 2008.
In conclusione, sarà fondamentale seguire criteri di trasparenza e riproducibilità, rilevanza ambientale dei punteggi ricavati e validità scientifica dei metodi utilizzati che devono essere riconosciuti dalla comunità scientifica e correlati ad una quantificazione dell’incertezza ad essi associata.
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