Cos’è l’SFDR

Cos’è l’SFDR

È noto come Regolamento sulla Disclosure della Finanza Sostenibile ed è il primo passo dell'Unione Europea per regolare gli investimenti sostenibili.

Cosè l SFDR 1

L’SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) è un regolamento di matrice europea entrato in vigore nel marzo del 2021, esso ha l’obiettivo di regolare e definire una metodologia per gli operatori del mercato finanziario sulla divulgazione delle informazioni ESG sui prodotti finanziari. L’SFDR rappresenta un regolamento fondamentale inerente alla finanza sostenibile, tale da indurre gli operatori finanziari a comunicare con trasparenza le caratteristiche ESG dei prodotti, offrendo la possibilità agli investitori di porre in essere scelte razionali e consapevoli rispetto l’informativa ESG, valutando per cui anche i rischi ESG collegati ai prodotti.

Consultazione e revisione

La Commissione Europea ha svolto una consultazione pubblica relativa al regolamento, a causa delle preoccupazioni espresse da alcuni portatori d’interesse relative ad alcuni aspetti della SFDR, in particolare la Commissione ha valutato aspetti quali la certezza del diritto, l’utilizzabilità del regolamento e la sua capacità di prevenire episodi di greenwashing. La consultazione è durata dal 14 settembre 2023 al 22 dicembre 2023.

Consultazione e revisione

La Commissione Europea ha svolto una consultazione pubblica relativa al regolamento, a causa delle preoccupazioni espresse da alcuni portatori d’interesse relative ad alcuni aspetti della SFDR, in particolare la Commissione ha valutato aspetti quali la certezza del diritto, l’utilizzabilità del regolamento e la sua capacità di prevenire episodi di greenwashing. La consultazione è durata dal 14 settembre 2023 al 22 dicembre 2023.

La consultazione è stata caratterizzata dall’erogazione di un questionario volto alla raccolta dei pareri sui requisiti dell’attuale SFDR, l’interazione con altre normative sulla finanza sostenibile, la definizione di modifiche agli obblighi informativi a carico degli operatori finanziari e la possibilità di istituire un sistema di categorizzazione dei prodotti finanziari.

I risultati del questionario hanno espresso una condivisa necessità di porre in essere una revisione del regolamento, seppur con opinioni divergenti. I soggetti che hanno risposto alla consultazione sono caratterizzati da diversa ragione sociale (come rappresentato nell’immagine) ma con una forte rappresentanza francese (21%), belga (14%), tedesca (11%) e rumena (10%), l partecipanti italiani invece rappresentano il 6% del totale.

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