Direttiva SUP: Nuove Regole sulla Plastica, Cosa Cambia dal 2025?

Direttiva SUP: Nuove Regole sulla Plastica, Cosa Cambia dal 2025?

La Direttiva UE 2019/904 (SUP – Single-Use Plastics) segna una svolta nella lotta all’inquinamento da plastica monouso. Dal 2025, gli Stati membri dovranno garantire almeno il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET e una raccolta differenziata del 77%, per arrivare al 90% entro il 2029.

Direttiva SUP Nuove Regole sulla Plastica Cosa Cambia dal 2025

La Direttiva (UE) 2019/904, nota come Direttiva SUP (Single-Use Plastics), rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia dell'Unione Europea per ridurre l'impatto ambientale della plastica monouso. Il suo obiettivo principale è la prevenzione e la riduzione dei rifiuti plastici, promuovendo al contempo modelli di produzione e consumo sostenibili.

Approvata nel 2019 ed entrata in vigore il 14 Gennaio 2022 con il Decreto Legislativo (DL) n. 196 dell’8 novembre 2021, la Direttiva 904/2019 stabilisce una serie di misure per limitare l’uso dei prodotti in plastica monouso più comunemente rinvenuti nei rifiuti marini.

Tra le disposizioni principali si evidenziano in particolar modo, la messa al bando dal mercato UE di taluni prodotti in plastica monouso (es. stoviglie, bastoncini cotonati, cannucce, posate, miscelatori, contenitori per alimenti in polistirene espanso, etc.) e l’obbligo di tappi e coperchi attaccati ai contenitori per bevande fino a 3 litri. Quest’ultima è già stata introdotta dal 2024, con lo scopo di ridurre la dispersione dei tappi nell’ambiente e di facilitare il riciclo del contenitore.

Il 2025: Una svolta decisiva

Il 2025 rappresenta un anno decisivo per l'attuazione della Direttiva in questione, poiché entro tale termine gli Stati membri saranno tenuti ad adottare una serie di misure conformi alle disposizioni stabilite.

Dal 1° gennaio 2025 essi dovranno garantire che le bottiglie per bevande, fabbricate con polietilene tereftalato come componente principale ("bottiglie in PET"), contengano almeno il 25% di plastica riciclata (R-PET), calcolato come media per tutte le bottiglie in PET immesse sul mercato nel territorio dello Stato membro in questione. Tale obiettivo sarà innalzato al 30% nel 2030.

Inoltre, gli Stati si impegnano a garantire la raccolta differenziata del 77% delle bottiglie di plastica monouso per bevande al 2025, con un obiettivo finale del 90% entro il 2029.

Cosa cambierà?

Per il consumatore finale, l’impatto sarà minimo. Infatti, la principale differenza percepibile sarà il colore delle bottiglie, che potrebbe variare a causa dell’utilizzo di plastica riciclata.

Tuttavia, per l’ambiente, il cambiamento sarà significativo in quanto non verrà prodotta nuova plastica, ma verrà riciclata quella già esistente. Ciò permetterà quindi di ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse naturali. Questo rappresenta un passo importante verso un modello più sostenibile di gestione dei rifiuti plastici.

Se da un lato la Direttiva pone sfide significative, dall’altro apre opportunità di innovazione e crescita per le imprese che sapranno adattarsi tempestivamente. Le aziende più lungimiranti potranno infatti beneficiare di incentivi e posizionarsi come leader nella sostenibilità, migliorando la propria immagine e riducendo l’impatto ambientale.

Il 2025 sarà dunque un anno determinante per la Direttiva SUP e per il futuro della gestione dei rifiuti plastici in Europa. Gli Stati membri e le aziende dovranno accelerare gli sforzi per rispettare le nuove normative, contribuendo così alla transizione verso un’economia più sostenibile e circolare. Il successo della Direttiva dipenderà dalla collaborazione tra governi, industrie e cittadini, affinché la riduzione della plastica monouso diventi una realtà concreta e duratura.