
Approvato il Regolamento Ecodesign, diventa legge
L'approvazione del nuovo regolamento da parte del Consiglio dell'UE, che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, segna un importante passo avanti per la sostenibilità attraverso l'economia circolare e l'introduzione di un passaporto digitale per i prodotti nel mercato europeo.
Con l’approvazione da parte del Consiglio dell’UE il regolamento entrerà in Gazzetta Ufficiale, ponendo le basi su due importanti tematiche in materia di sostenibilità: Economia circolare e l’introduzione di un passaporto digitale per i prodotti immessi nel mercato europeo.
Il regolamento riguarderà tutti i tipi di prodotto salvo qualche eccezione rappresentata da automobili e prodotti destinati alla difesa e sicurezza. Esso avrà l’obiettivo di dare i giusti incentivi affinché l’industria integri nei propri processi di progettazione dei prodotti requisiti che tengano conto della circolarità.
I requisiti introdotti dal regolamento sono rappresentati da durabilità, riutilizzabilità, possibilità di miglioramento e la riparabilità dei prodotti, norme riguardanti la presenza di sostanze che ostacolino la circolarità, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclabili, l’impronta carbonica ed ambientale ed infine contenuti informativi rappresentati da un passaporto digitale del prodotto.
Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e si applicherà 24 mesi dopo il recepimento in tutti i Paesi UE. Sarà compito della Commissione Europea stabilire gli specifici requisiti di progettazione ecocompatibile, questo avverrà tramite atti delegati volti a individuare e definire requisiti per le varie tipologie di prodotto. A seguito della pubblicazione dei requisiti caratterizzanti le singole tipologie di prodotto, l’industria avrà 18 mesi per allinearsi ad essi.
Il regolamento, inoltre, porta un significativo cambiamento nel settore tessile e calzaturiero, prevedendo il divieto di distruzione dei prodotti invenduti provenienti da questi settori merceologici, ponendo le basi per una possibile introduzione di divieti simili anche per altre tipologie di prodotto e settori.